Nei mesi scorsi i mezzi di comunicazione hanno riportato varie notizie e dichiarazioni in merito al nuovo album di Fedez, il famoso cantante nonché giudice di XFactor, che sarebbe stato oggetto di “censura” da parte del Ministero dello Sviluppo economico.

La realtà dei fatti è risultata poi diversa da quella riportata in un primo momento dalla stampa, in quanto si trattava di una domanda di registrazione del marchio “Pop Hoolista”, avente una parte figurativa (come l’immagine della copertina del disco di Fedez) in cui viene rappresentato un poliziotto a cavallo intento a brandire una frusta contro un personaggio mentre dalla bocca di quest’ultimo esce un vomito arcobaleno. L’Ufficio Italiano Brevetti e Marchi ha domandato a Fedez di “illustrare meglio” la domanda di marchio, con attenzione al limite del buon costume e dell’ordine pubblico, come si evince dal comunicato emesso dal Ministero dello Sviluppo economico, in seguito alla polemica sui mass media:

Nessuna censura da parte del Ministero dello Sviluppo economico all’ultimo album del cantante Fedez: è quanto precisa l’ufficio stampa del MISE in relazione alle affermazioni fatte dallo stesso Fedez.

Il ministero non ha ovviamente alcuna competenza sugli album musicali. Il problema si è posto perché per la prima volta un cantante ha chiesto di registrare un marchio (“Pop-hoolista”) con il nome dello stesso album. I contenuti del marchio, ed in particolare l’immagine di un poliziotto che sembra picchiare un personaggio che sta vomitando, sono sembrati all’Ufficio italiano dei marchi e dei brevetti come non rispondenti alla normativa che regola la tutela dei brand.

Per questo motivo è stato chiesto a Fedez di illustrare meglio la sua domanda di tutela del marchio: la legge prevede che abbia due mesi di tempo, prorogabili fino a 6. Nel frattempo ovviamente il suo album potrà tranquillamente circolare ed essere venduto.”

E’ singolare la differenza sul punto del buon costume e dell’ordine pubblico, delle discipline , da una parte quella a tutela del diritto d’autore e dall’altra quella a tutela del marchio, finalizzato nel caso in esame probabilmente al merchandising : la copertina di un disco o qualsiasi opera d’arte può contenere elementi potenzialmente valutabili contrari all’ordine pubblico e al buon costume. Il marchio è soggetto al preventivo vaglio nel merito da parte dell’Ufficio Italiano Brevetti e Marchi.