Spesso ultimamente ci viene chiesto come proteggere il diritto d’autore di un fumetto, essendo tale manifestazione d’arte figurativa e letteraria di grande attualità e successo ed ormai riconosciuta nel valore – anche nei contenuti e nella trattazione dei temi di attualità – pari al saggio o al romanzo.

La tutela del diritto d’autore nel settore dei fumetti è inizialmente di facile realizzazione: è infatti sufficiente la pubblicazione del fumetto tramite un mezzo di comunicazione al pubblico (ad un numero più alto possibile di persone). E’ infatti solo tramite la diffusione che si rende noto al pubblico l’esistenza di tale creazione ed il suo autore o autori.

E’ però molto importante sottolineare che il fumetto è una opera composta, ad essa si applica la disciplina ex artt 33 e 44 LDA, che implica una creazione artistica figurativa, i disegni, ma anche una creazione letteraria, che consiste nella storia raccontata e nell’invenzione dei personaggi. Spesso l’autore è lo stesso, ma potrebbero invece essere due o più. E’ quindi importante nella pubblicazione indicare il nome dell’autore del fumetto e indicare se è questo è l’autore anche della storia. Nella realtà è in effetti la storia o l’idea narrativa ad essere più spesso oggetto di violazione di diritto d’autore (classica copiatura), non solo: è importantissimo indicare sempre – intendo ad ogni singola striscia – anche la data di pubblicazione, in quanto proprio questa carenza induce alla difficoltà, eventualmente in un giudizio sulla paternità dell’opera, della prova d’autore.

Qualora non vi fosse la possibilità di pubblicazione, è sufficiente mandare per pec la storia ad un amico, o anche, se si vuole, ma non è necessario, registrare l’opera tramite la SIAE.

Si segnala che è inoltre consigliabile porre in essere accordi chiari con l’eventuale co-ideatore onde evitare incomprensioni in seguito: indicare quindi nella pubblicazione chiaramente chi è l’autore delle illustrazioni e chi dell’opera letteraria, inclusa la creazione del personaggio/i. In caso di più coautori, ad esempio di un’opera letteraria a due mani, indicare anche la percentuale di proprietà sull’opera per ciascuno. In caso contrario, verrebbe implicitamente stabilito che se entrambi gli autori hanno contribuito a tale creazione i diritti spettano in comunione ad entrambi gli autori. Si segnala a tal proposito, la sentenza del Tribunale di Milano n. 990 del 21/10/2003, che ha stabilito che l’indicazione in copertina del nome del disegnatore di un fumetto debba interpretarsi come un implicito riconoscimento della co-paternità nella creazione dei personaggi dei fumetti.

Ugualmente, è consigliato anche circoscrivere o indicare nell’accordo iniziale il diritto spettante alle altre professioni eventualmente implicate nella realizzazione dell’opera, come ad esempio: il matitista, l’inchiostratore (chi ripassa a china i disegni) il letterista (chi riempie di scritte e suoni le nuvolette) ovvero i più moderni renderer, digital colorer e digital inker che operano esclusivamente attraverso software grafici.

Si sottopone infine alla vostra attenzione l’importanza del personaggio ideato, in quanto potrebbe, se di successo, avere anche una “vita propria e autonoma al diritto d’autore del fumetto”, qualora rientrasse nei criteri di tutela dei marchi d’impresa per gadget o altri prodotti commerciali. Vi sono precedenti numerosi in materia (la storia dei fumetti di successo ne è anzi piena). In questa ultima ipotesi, il diritto avrebbe una durata superiore ai 70 anni, previsti nel nostro Paese.

Altrettanta attenzione va prestata al contratto di edizione, nel quale si devono considerare nel dettaglio i diritti che si cedono, per quanto tempo e la finalità della cessione. Importante è non cedere mai senza termine o a lungo termine i propri diritti patrimoniali sul fumetto.

Anche per i fumetti, il diritto morale è comunque eterno.

Per chi lo desiderasse, è possibile mandare al presente sito delle strisce delle vostre opere, qualora aveste urgenza di tutelare l’opera tramite una pubblicazione (mandare eventualmente una email: francesca@monarchi.it per accettazione dei contenuti)